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martedì 24 giugno 2014

ultimi avvenimenti

Riassunto di ieri. Sono stato trasportato ad Alta, città di medie dimensioni 19500 abitanti, dove sono riuscito a farmi riparare la vespa da due scagnozzi di una officina. Hanno impiegato 4 ore per un lavoro di 2, ed ho pagato come se fossero ingegneri della Ferrari. L`importante che alle 15,15 sono ripartito, dopo 15 km mi sono accorto di non aver fatto benzina così ho deciso di ritornare ad Altaper per il pieno: decisione più che saggia. Da Alta, dopo 15 km di costa ,ho iniziato  a salire ed il paesaggio è diventato sempre più brullo fino ad arrivare a 380 metri di altitudine dove é sparita ogni forma di vita, tranne i muschi, qualche filo d`erba e le immancabili renne. La temperatura è scesa a 4 ℃ e viaggiare con quella temperatura sotto una leggera, ma interminabile, pioggerellina è micidiale. Dopo due ore di freddo e renne sono arrivato sulla costa dell`oceano Artico: spettacolo suggestivo con insenature promontori e tantissime curve e naturalmente le immancabili pazze renne. Dopo altre due ore di costa e un paio di tunnel sono arrivato ad Honningsvag, al limite dell' assideramento, sono entrato in hotel battendo letteralmente i denti.
 Descrizione del tunnel che collega l`Isola con capo Nord alla Norvegia: all'ingresso c`e un cartello con scritto "lunghezza 6870 m  285 m.u.h." che significa 212 metri sotto il livello del mare. Dei circa 7 km ho fatto 3 km in discesa, 1 in piano e 3 di salita con pochissima illuminazione, quasi da girone infernale.
Alle 22:00 parto per gli ultimi 30 km che mi separano dalla meta. Solito freddo, solita pioggia e solite renne. Dopo circa 10 km di curve salite e discese  la pioggia si trasforma in neve, percorro così gli ultimi km per CAPONORD.
Alle ore 23 del 23 giugno 2014 il mio sogno si è avverato, sono riuscito a raggiungere il mitico capo Nord con una Vespa T5.
Il luogo si può vedere sotto molti aspetti, una grande operazione commerciale, erano presenti circa 30 pullman otre ad auto, camper, moto ed una sola Vespa ed anche una sola bicicletta, onore al ciclista.
Oppure il luogo si può vedere come un limite terrestre oppure come la destinazione di un sogno, di certo è suggestivo trovarsi in un luogo alla fine della terra con il sole a mezzanotte con davanti un mare grigio che si estende fino all'infinito e poter dire" ho coronato un sogno".
Non ho niente contro le renne: una è bella da vedere, due pure ma renne, renne e renne alla fine stancano!

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